CIONDOLI
Tutti i ciondoli verranno forniti con un filo in cotone cerato da 1 o 2 mm o raso, al quale sono appesi. Le chiusure sono fatte a mano con inserti in rame e alluminio rivestito di rame.
Esempi di chiusure
Dettaglio dei fili
La Tanit e altri simboli
La Tanit è un antichissimo simbolo che rappresenta l'effige di una donna, la donna per eccellenza, la dea Inin, poi Inanna venerata dei sumeri, Ishtar dai babilonesi, Inar dagli ittiti; seguono le genti di Ugarit con Anat e Ashtarte, i greci adoravano Afrodite e la ninfa dei boschi Nape, un nome che si ritrova nella regione di Carceres e Galizia in Spagna.
Per contro, in Sardegna si ritrova questo simbolo in molti siti di età nuragica e dagli studi recenti, emerge che la Tanit racchiuda in se il nome e il segno di Dio, della divinità in senso lato.
"Che le cosiddette Tanit siano di invenzione e produzione sarda nuragica e affatto punica (1) lo aveva intuito e sostenuto per primo Giulio Chironi in una nota e ora famosa risposta piccata di venti anni fa dello studioso all' archeologo Giovanni Lilliu, quest'ultimo del tutto incredulo di fronte all'iconografia e alla scrittura di quattro cocci (v. fig. 3 -4 -5 -6) trovati presso una vigna ed un nuraghe in Orani" (http://monteprama.blogspot.it/2014/12/buon-natale-da-selargius-cose-la.html).
Spesso rappresentata con la testa romboidale e le braccia a svastica, la figura si trova all'interno di numerose scritte in lingua protosarda, e "...Essa rappresenta la divinità YH (YHH, YHW, YHWH) di antica origine cananaica, quindi sarda e poi israelitica; è la successiva e famosa 'Panè Ba'al' ×¤× ×” בעל, ovvero l'immagine del Signore"
Figura 1: a. Pendaglio in bronzo dal sito nuragico di S'Arcu e i
s Forros (XII-VII sec. a.C.) (1). b. uno dei 4 cocci di Orani (2)